Microsoft word - terazosina abc 11.2009

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1 Denominazione del medicinale TERAZOSINA ABC 2 mg compresse TERAZOSINA ABC 5 mg compresse 2 Composizione qualitativa e quantitativa Ogni Compressa divisibile da 2 mg contiene 2,374 mg di terazosina cloridrato di drata equivalenti a 2 mg di terazosina. Ogni Compressa divisibile da 5 mg contiene 5,935 mg di terazosina cloridrato di drata equivalenti a 5 mg di terazosina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3 Forma Farmaceutica Compressa divisibile 4 Informazioni Cliniche 4.1 Indicazioni Terapeutiche Le compresse di terazosina sono indicate per: Il trattamento di ipertensione da lieve a moderata. Il trattamento sintomatico del ’ostruzione del e vie urinarie provocata da ipertrofia prostatica benigna (IPB). 4.2 Posologia e modo di somministrazione Uso orale Per diversi regimi posologici sono disponibili differenti dosaggi. La dose di terazosina dovrà essere regolata sul a base del a risposta del paziente. Di seguito vengono riportate le istruzioni per la somministrazione: Dose iniziale Tutti i pazienti non devono superare la minima dose singola di 1 mg (1/2 compressa divisibile da 2 mg) da assumersi prima di coricarsi. Tale raccomandazione dovrà essere strettamente osservata al fine di ridurre potenziali episodi ipotensivi acuti da prima dose. Dosi successive Trattamento di ipertensione da lieve a moderata Il singolo dosaggio giornaliero può essere aumentato approssimativamente raddoppiando il dosaggio ad interval i settimanali al fine di raggiungere la risposta pressoria desiderata. La dose di mantenimento deve essere adattata al a risposta del paziente. 2mg/die possono essere sufficienti con aumenti fino a 10 mg se necessario (studi clinici sostengono l’uso da 2 a 10 mg come dose di mantenimento). La dose massima è pari a 20 mg/die di terazosina e non deve essere superata. Uso con diuretici tiazidici e altri agenti anti pertensivi nel corso del trattamento del ’ipertensione Quando viene aggiunto un diuretico tiazidico o un altro agente anti pertensivo al regime di trattamento del paziente, la dose di terazosina dovrà essere ridotta o sospesa e, se necessario, si deve ripetere la titolazione. Si deve prestare attenzione in caso di somministrazione di terazosina contemporaneamente a tiazidi o altri agenti anti pertensivi, poichè si potrebbe sviluppare ipotensione. Trattamento di iperplasia prostatica benigna La dose può essere aumentata raddoppiando approssimativamente il dosaggio ad interval i settimanali o bisettimanali al fine di raggiungere la riduzione dei sintomi desiderata. La dose di mantenimento usuale è compresa tra 5 mg e 10 mg, somministrati una volta al giorno. Sono stati rilevati miglioramenti dei sintomi già dopo due settimane dal ’inizio del trattamento con terazosina. I dati attualmente disponibili sono insufficienti per suggerire un ulteriore miglioramento sintomatico con dosi superiori a 10 mg somministrati una volta al giorno. Il trattamento deve essere iniziato usando mezza compressa da 2 mg per una durata di 7 giorni, le compresse da 2 mg per una durata di 14 giorni, e le compresse da 5 mg per una durata di 7 giorni. La risposta al trattamento dovrà essere riesaminata ogni quattro settimane. Durante ciascuna fase del a titolazione possono verificarsi effetti col aterali transitori. Se gli effetti collaterali dovessero persistere, si dovrà prendere in considerazione una riduzione del dosaggio. Insufficienza renale Studi di farmacocinetica indicano che pazienti con funzionalità renale ridotta non richiedono alcuna modifica nel dosaggio raccomandato. Bambini Non sono stati determinati criteri di sicurezza ed efficacia nei bambini. Anziani Studi di farmacocinetica effettuati nel ’anziano indicano che non è necessaria alcuna modifica sostanziale del dosaggio raccomandato. Comunque è richiesta particolare cautela per la titolazione del a dose di terazosina. Se la somministrazione è interrotta per più giorni la terapia deve essere ristabilita usando il regime di dose iniziale. Uso in pazienti con insufficienza epatica La terazosina deve essere titolata con particolare attenzione in pazienti con funzionalità epatica compromessa poichè la terazosina è sottoposta ad un lungo metabolismo epatico ed è principalmente escreta dal tratto biliare. Non è disponibile evidenza clinica in pazienti con disfunzione epatica grave. Modo di somministrazione La prima compressa di un dosaggio definito dovrà essere assunta la sera prima di coricarsi. Le compresse seguenti del o stesso dosaggio possono essere assunte al mattino. Le compresse devono essere ingerite con una sufficiente quantità di liquido ( cioè un bicchiere d’acqua). La terapia con terazosina per ipertensione è un trattamento a lungo termine che può essere interrotto solo a giudizio del medico. Se si rende necessaria l’interruzione del e terapia con terazosina, la dose deve essere rititolata iniziando con 1 mg di terazosina al momento di coricarsi. 4.3 Controindicazioni Terazosina è controindicata : - In pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo “terazosina”, ad altri chinazolinici (prazosina, doxazosina) o a ciascuno 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego In studi clinici, l’incidenza di ipertensione ortostatica è stata maggiore nei pazienti trattati con terazosina per ipertrofia prostatica benigna, rispetto ai pazienti trattati con terazosina per ipertensione. Nel ’ indicazione del trattamento del ’ ipertrofia prostatica benigna (IPB), l’incidenza di eventi ipotensivi ortostatici è stata maggiore in pazienti di età superiore ai 65 anni ed oltre (5.6%), rispetto a quel i di età inferiore di 65 anni (2.6%). I pazienti devono essere informati sui sintomi da ipotensione ortostatica e avvisati, in questi casi, di sedersi o coricarsi ( vedere anche paragrafi 4.7 ed 4.8). La terapia con terazosina richiede un regolare monitoraggio clinico. Nel a fase iniziale del a terapia (specialmente dopo la prima dose o quando si aumenta il dosaggio) i pazienti possono avere una consistente diminuzione pressoria. Possono comparire vertigini, stordimento, debolezza, sonnolenza e , in rari casi sincope. Questo è probabile che accada in caso di dosi dimenticate e successiva ripresa del a terapia con terazosina. I pazienti devono essere al ertati su questi possibili eventi avversi e circostanze in cui possono verificarsi. Per minimizzare il rischio di ipotensione ortostatica i pazienti devono essere monitorati al ’inizio del a terapia. Dato che l’incidenza di tale risposta si verifica con dosi maggiori di quel a iniziale raccomandata, il regime di somministrazione consigliato deve essere seguito con attenzione. Il paziente deve assumere la prima dose di terazosina al momento di coricarsi e dovrà evitare cambiamenti bruschi di posizione o attività che possano essere influenzate da vertigini o stanchezza. Ciò accade particolarmente negli anziani. A causa del a sua azione vasodilatatoria la terazosina deve essere usata con attenzione in pazienti che presentino una del e seguenti situazioni cardiache: - edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitrale - grave insufficienza cardiaca - infarto ventricolare destro causato da embolia polmonare o versamento pericardico - infarto ventricolare sinistro con bassa pressione Si raccomanda attenzione quando terazosina è somministrata in concomitanza con farmaci che possono influenzare il metabolismo epatico. Durante interventi di chirurgia del a cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con farmaci contenenti tamsulosina, hanno manifestato la sindrome del ’iride a bandiera (IFIS – Intraoperative Floppy Iris Sindrome), una variante del a sindrome del a piccola pupil a. Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa-1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. La comparsa di tale sindrome può aumentare le complicanze chirurgiche durante l’intervento, il chirurgo prima di procedere con l’intervento dovrebbe essere al corrente del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa-1 adrenergici. Uso in pazienti con insufficienza epatica Come per tutti i farmaci metabolizzati nel fegato, terazosina deve essere usata con particolare attenzione in pazienti con ridotta funzionalità epatica. Poichè non esistono dati disponibili in pazienti con disfunzione epatica grave, si raccomanda di evitare l’uso in questi casi. Il farmaco non deve essere somministrato in pazienti con rari problemi ereditari di intol eranza al galattosio; deficit di lattasi o malassorbimento glucosio-galattosio. L’uso concomitante di inibitori del a fosfodiesterasi di tipo 5 (ad es. sildenafil, tadalafil, vardenafil) e TERAZOSINA ABC può determinare l’insorgenza di ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Al o scopo di minimizzare il rischio di sviluppare ipotensione ortostatica, il paziente deve essere stabilizzato con il trattamento a base di alfa-bloccanti prima di iniziare la terapia con gli inibitori del a fosfodiesterasi di tipo 5. 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Nei pazienti ai quali sono stati somministrati terazosina più ACE-inibitori o diuretici, l’incidenza di vertigini o effetti col aterali col egati è risultata maggiore rispetto al a popolazione totale dei pazienti sottoposti a trattamento con terazosina durante studi clinici. Si dovrà osservare opportuna cautela nel caso in cui la terazosina venga somministrata con altri agenti anti pertensivi (ACE-inibitori, bloccanti dei beta-recettori, antagonisti del calcio e diuretici), al fine di evitare la possibilità di ipotensione significativa. Nel caso in cui terazosina venga aggiunta ad un diuretico o ad altro agente anti pertensivo, potrebbe risultare necessaria una riduzione del dosaggio e una nuova titolazione. Non si raccomanda l’uso combinato di terazosina con altri bloccanti alfa recettori L’uso concomitante di inibitori del a fosfodiesterasi di tipo 5 (ad es. sildenafil,tadalafil, vardenafil) e TERAZOSINA ABC può determinare in alcuni pazienti l’insorgenza di sintomi ipotensivi (vedere paragrafo 4.4). 4.6 Gravidanza e allattamento Anche se non sono stati rilevati effetti teratogenici in esperimenti effettuati su animali, non sono stati stabiliti criteri di sicurezza durante la fase del a gravidanza e del ’al attamento. Inoltre dati provenienti da studi su animali dimostrano che terazosina può aumentare la durata del a gravidanza o inibire il parto. Terazosina non deve pertanto essere usata durante la gravidanza a meno che il beneficio potenziale non risulti superiore al ’eventuale rischio. L’al attamento al seno deve essere evitato. 4.7 Effetti Sulla capacità di Guidare e sull’uso di macchinari Vertigine, stordimento o sonnolenza possono verificarsi in concomitanza con l’assunzione del a dose iniziale o nel caso di mancata assunzione delle dosi e successivo nuovo inizio del a terapia a base di terazosina. I pazienti devono essere avvertiti riguardo tali possibili eventi negativi e le circostanze in cui potrebbero verificarsi, per evitare di mettersi al a guida o di effettuare lavori pericolosi approssimativamente nel ’arco del e prime 12 ore successive al ’assunzione del a dose iniziale o nel caso in cui la dose venga aumentata. 4.8 Effetti Indesiderati Terazosina, come altri antaginisti dei recettori alfa adrenergici può provocare sincope. Manifestazioni sincopali si sono verificate in un interval o di tempo compreso tra 30 e 90 minuti a partire dal a dose iniziale del farmaco. La sincope si è verificata saltuariamente in associazione con aumenti rapidi di dosaggio o con l’introduzione di un altro agente anti pertensivo. Nel corso di studi clinici sul ’ipertensione, l’incidenza di episodi sincopali è risultata approssimativamente pari al ’1%. Nel a maggior parte dei casi, la causa di tale fattore è stata imputata ad un eccessivo effetto di ipotensione ortostatica, sebbene occasionalmente l’episodio sincopale sia stato preceduto da un attacco di tachicardia con una frequenza del battito cardiaco da 120 a 160 battiti al minuto. In caso di sincope il paziente dovrà essere disteso e assistito con un trattamento di supporto a seconda del a necessità. Nel caso in cui il paziente passi velocemente da una posizione seduta o distesa ad una posizione eretta, potranno verificarsi episodi di vertigine, stordimento o svenimento. I pazienti dovranno essere avvisati di tale eventualità e istruiti a sdraiarsi non appena tali sintomi dovessero apparire e rimanere successivamente seduti per alcuni minuti prima di alzarsi al fine di impedire il ripetersi di tali episodi. Questi eventi avversi sono autolimitanti e, nel a maggior parte dei casi, non si ripresentano dopo il periodo iniziale del a terapia o durante la successiva ripetizione del a titolazione. Segnalazioni di eventi avversi con terazosina Gli eventi avversi più comuni sono stati astenia, palpitazioni, nausea, edema periferico, vertigine, sonnolenza, congestione nasale/rinite e ambliopia/visione offuscata. In aggiunta, sono stati segnalati i seguenti casi: dolore del a schiena, cefalea, tachicardia, ipotensione ortostatica, sincope, edema, aumento di peso, dolore al e estremità, diminuzione del a libido, depressione, nervosismo, parestesia, vertigini, dispnea, sinusite e impotenza. Altre reazioni avverse segnalate in studi clinici o riportate durante la commercializzazione, ma non chiaramente associate al ’uso di terazosina, comprendono le seguenti: dolore al torace, edema facciale, febbre, dolore addominale, dolore al col o, dolore al e spal e, vasodilatazione, aritmia, costipazione, diarrea, xerostomia, dispepsia, flatulenza, vomito, gotta; artralgia, artrite, disturbi al e articolazioni, mialgia, ansietà, insonnia, bronchite, epistassi, sintomi di influenza, faringite, rinite, sintomi di raffreddore, prurito, eruzione cutanea, aumento del a tosse, sudorazione, visione alterata, congiuntivite, tinnito, frequenza urinaria, infezione del e vie urinarie e incontinenza urinaria rilevata principalmente nel e donne in menopausa. Sono stati registrati almeno due casi di reazioni anafilattoidi gravi in concomitanza con la somministrazione di terazosina. Esperienza post-marketing: sono stati segnalati casi di trombocitopenia e priapismo. E’ stata segnalata fibril azione atriale: tuttavia, non è stato stabilito un rapporto causa-effetto. Test di laboratorio: nel corso di studi clinici control ati, sono state osservate piccole ma significative diminuzioni del ’ematocrito, del ’emoglobina, dei leucociti, del contenuto proteico totale e del ’albumina. Questi risultati di laboratorio suggeriscono la possibilità di emodiluizione. Il trattamento a base di terazosina protratta fino a 24 mesi non ha avuto effetti significativi sui livel i dell’antigene prostatico specifico (PSA). 4.9 Sovradosaggio Se la somministrazione di terazosina dovesse provocare ipotensione acuta, interventi di supporto cardiovascolare risultano di primaria importanza. La ristabilizzazione del a pressione sanguigna e la normalizzazione del a frequenza del battito cardiaco possono essere raggiunte mantenendo il paziente in posizione supina. Se questa manovra dovesse risultare inadeguata, lo stato di shock dovrà essere trattato con espansori di massa e, se necessario, si potranno successivamente usare vasopressori. La funzionalità renale dovrà essere monitorata e si dovranno applicare misure generali di supporto, secondo la necessità. La dialisi può non arrecare beneficio, in quanto i dati di laboratorio indicano un elevato grado di legame del a terazosina al e proteine 5 Proprieta’ Farmacologiche 5.1 Proprietà Farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: antagonisti dei recettori alfa-adrenergici. Codice ATC: G04CA03 Uso nel ’ipertensione. Sebbene il meccanismo esatto del ’azione ipotensiva del a terazosina non sia stato determinato, il rilassamento dei vasi sangugni periferici appare essere principalmente prodotto per mezzo dell’antagonismo competitivo dei recettori alfa-adrenerici postsinptici. La terazosina produce generalmente una graduale diminuzione iniziale del a pressione sanguigna seguita da un’azione anti pertensiva protratta. L’esperienza clinica indica che al a somministrazione di dosi terapeutiche di terazosina sono state associate diminuzioni del 2-5% del a concentrazione totale di colesterolo nel plasma, e una diminuzione del 3-7% del a concentrazione del e frazioni LDL+ VLDL combinata e nel plasma, rispetto ai valori rilevati prima del pre-trattamento. Uso nel ’ipertrofia prostatica benigna (IPB) . Alcuni studi indicano che l’antagonismo dei recettori alfa-adrenergici e’ utile ai fini del miglioramento del ’urodinamica in pazienti affetti da ostruzione vescicole cronica, come da ipertrofia prostatica benigna (IPB) sono principalemte causati dalla presenza di una prostata ingrandita e dal ’incremento del tono della muscolatura liscia del ’apertura di uscita del a vescica urinaria e del a prostata, che e’ regolato dai recettori alfa-adrenerici. Nel corso di esperimenti in vitro e’ stato mostrato che la terazosina antagonizza le contrazioni del tessuto prostatico umano indotte da fenilefrina. In studi clinici e’ stato mostrato che terazosina e’ in grado di migliorare l’urodinamica e la sintomatologia in pazienti affetti da ipertrofia prostatica benigna (IPB). . 5.2 Proprietà Farmacocinetiche Assorbimento. La terazosina e’ ben assorbita (80-100%): la terazosina ha un minimo effetto di “primo passaggio” e la dose quasi completa di terazosina e’ disponibile a livel o sistemico. I picchi di concentrazione plasmatici vengono raggiunti approssimativamente 1-2 ore dopo somministrazione orale a digiuno. La biodisponibilità non e’ influenzata significativamente dal ’assunzione di cibo. Distribuzione. Circa il 90-94% di terazosina si lega al e proteine plasmatiche. Il legame proteico e’ indipendente dal e concentrazioni totali del principio attivo. Biotrasformazione. I principali metabolici del a terazosina vengono originati attraverso demetilazione e congiunzione. Eliminazione. Approssimativamente il 10% - 20% di terazosina somministrata per via orale e’ escreta immutata nel e urine e nel e feci, rispettivamente. Circa il 40% del a dose di terazosina somministrata e’ eliminata nel e urine e il 60% nel e feci. L’emivita totale di eliminazione e’ approssimativamente di 8-13 ore. Linearità/non linearità di faramcocinetica. Dopo somministrazione orale di terazosina l’AUC ed il Cmax aumentano in proporzione al dosaggio oltre il range raccomandato (2-10 mg). 5.3 Dati preclinici di sicurezza Cancerogenicità: e’ stato mostrato che la terazosina produce tumori benigni del midol o surrenale in ratti di sesso maschile quando e’ somministrata ad alti dosaggi per un lungo periodo di tempo. Nessun evento di questo tipo e’ stato osservato in ratti di sesso femminile o in studi simili effettuati su topi. Non e’ nota la rilevanza di tali scoperte in riferimento al ’uso clinico del principio attivo sul ’uomo. Non e’ stata riportata evidenza di un effetto genotossico del a terazosina da studi in vitro e in vivo su potenziale mutageno del a sostanza. 6 Informazioni farmaceutiche 6.1 Elenco degli eccipienti Ogni compressa divisibile da 2 mg contiene: lattosio, amido di mais, talco, magnesio stearato. Ogni compressa divisibile da 5 mg contiene: lattosio, amido di mais, talco, magnesio stearato, E132. 6.2 INCOMPATIBILITA’ Non applicabile 6.3 VALIDITA’ 3 anni 6.4 PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE Conservare nel a confezione originale 6.5 NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE Scatola di cartone contenente 10 compresse divisibili da 2 mg in blister Scatola di cartone contenente 14 compresse divisibili da 5 mg in blister 6.6 PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO E LA MANIPOLAZIONE Nessuna in particolare 7 Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio ABC Farmaceutici S.p.A Corso Vittorio Emanuele II, 72 - 10121 Torino 8 Numero dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio 10 compresse divisibili da 2 mg. AIC n.: 035167016 14 compresse divisibili da 5 mg. AIC n.: 035167028 9 Data della Prima Autorizzazione/Rinnovo dell’Autorizzazione 10 compresse divisibili da 2 mg 10 Data di revisione del testo Determinazione AIFA del novembre 2009

Source: http://www.abcfarmaceutici.it/uploads/news/34_file3_it.pdf

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Clinical Study Received: November 18, 2003Accepted after revision: March 16, 2004 The Efficacy of Colchicine in the Treatment of Recurrent Pericarditis Related to Postcardiac Injury (Postpericardiotomy and Postinfarcted) Syndrome: A Multicenter Analysis Alexander Tenenbaum a Nira Koren-Moragb David H. SpodickcAntonio Brucatod Antoni Bayes-de-Lunae Giovanni BrambilladEnrique Z. Fismana Gali

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ANESTÉSICOS LOCAIS EM ODONTOLOGIA: UMA REVISÃO DE LITERATURA LOCAL ANESTHETICS IN DENTISTRY: A LITERATURE REVIEW Leonardo Costa de Almeida Paiva1, Alessandro Leite Cavalcanti2 Universidade Estadual da Paraíba - UEPB, Curso de Odontologia, Campina Grande, PB,Brasil; (83) 3321-2971; e-mail: leonardocap@terra.com.brUniversidade Estadual da Paraíba - UEPB, Departamento de Odontolog

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