Con quad ed eliski lo stand del Club Alpino Italiano in fondo a destra. Insieme a pecorini, limoncelli, stufe e stracci da cucina.
Domenica 28 luglio mi sono recato a Bardonecchia per visitare la “Festa della
Montagna” Come socio, incuriosito dal volantino che collega il CAI a quad e iniziative di voli
turistici in elicottero, ho intrapreso quello che si sarebbe dimostrato un percorso
La “festa” si svolgeva in un parcheggio a servizio degli impianti sciistici di Bardonecchia; tale parcheggio, affacciato su un rivo dalle sponde completamente cementate, si rivelava
essere un luogo assai poco ameno che mal richiamava gli ambienti montani. Poco male,
mi ripeto, gli organizzatori hanno sacrificato la poesia per la pratica: i visitatori
comodamente possono scendere dai loro veicoli e tuffarsi con nessuna fatica ai piaceri della montagna! Viva la montagna senza fatica, viva!
All’ingresso dell’area noto un centro giochi per bimbi con oggetti gonfiabili e una pista di
miniquad. Corretto: educhiamo fin da piccoli i rappresentanti delle future generazioni ad
avere, anzi a pretendere, anche in alta montagna gli stessi giochi e gli stessi modelli delle città. Evviva! Tutti devono avere Tutte le stesse cose in Tutti i luoghi: le tre T del
L’ingresso della fiera era ben rappresentato da una jeep tenuta in equilibrio su tronchi di
alberi; ho subito apprezzato il messaggio futurista del trionfo delle macchine e delle tecnologie dell’uomo sulla natura matrigna. Bene!
Festa della montagna, dicevo. Ed ecco apparire un goloso stand che offre le specialità
squisite della Costiera Amalfitana. Dopo un leggero attimo di sgomento, ecco lampare
l’idea: il monte Faito che, dall’alto dei suoi 1100 metri, domina tutta la costiera amalfitana. E non è montagna questa? Giusto che sia qui! Niente discriminazioni verso
Appresso non riesco a comprendere il richiamo al Viagra ma apprezzo la presenza del
pecorino sardo, e subito mi viene in mente il Gennargentu. Grande montagna tosta ed affascinante!
Le mie certezze, di essere in una festa della montagna, vacillano quando trovo il
caciocavallo del Gargano. Prontamente mi ricordo che la Foresta Umbra svetta oltre i
mille metri di quota e quindi è lecita la sua presenza! Dannazione: ecco il pecorino di Pienza, ridente cittadina senese di 400 metri sul livello
del mare. Qua è dura. Non capisco. Altro dubbio mi assale. Ma Bardonecchia è in val di
Susa, Piemonte, Italia settentrionale. Cosa c’entrano Amalfi, Gargano, Pienza? Vacil o.
Mi giro. Ecco uno stand che mette in mostra il marchio Garmin, noto produttore di GPS. Chiedo confuso: ma non mi sono sbagliato? Sono a Bardonecchia?
Pum pum pum. Spari alla mia destra. Cosa accade? Semplice: lo stand commercia armi
militari ed hanno preparato un campo di prova di tiro a segno. Cosa c’entra la
montagna? Subito mi vengono in mente le parole di un articolo di Stefano Ardito in cui ricordava come la guerra fosse, tra l’altro, un “grave sistema escogitato dall’uomo per
Perso nei miei pensieri, vengo richiamato all’ordine da un clacson: sono i “Lupi Off-
road” alla partenza rombante di viaggi avventurosi su percorsi in quota. Come portare i turisti pigri e pelandroni in alta montagna!
Ma c’è di meglio. Decolla l’elicottero che, con modica spesa, porta tutti a fare un giro
turistico verso le vette inviolabili da chi non ha voglia nemmeno di fare una rampa di
scale. Sono sgomento. Apprezzo la presenza di qualche stand di vendita di prodotti locali,
Cerco la presenza amica. Lo stand del CAI. Dove siete?
Eccolo. Mentre mi lancio sono fermato da un agente immobiliare di una nota catena che mi vuole convincere sull’importanza di comprare un monolocale a Bardonecchia.
Ancora, con un dribbling che neanche il Garrincha dei tempi d’oro avrebbe saputo fare,
scarto un venditore di stufe e un venditore di stracci da cucina.
Arrivo, sono esausto. Mi domando e domando, afflitto: perché? Perché il CAI deve unirsi ad un mercato di paese?
Perché deve unirsi a chi vuole la “montagna da spettacolo”?
Perché unirsi a quad, elicotteri turistici?
A maggio non è stato licenziato il testo di un Bidecalogo? È questo CAI che si svende e si svilisce in questo modo, che vogliamo? È lecito vendere i propri principi per uno stand tra stracci da cucina e venditori di
Per la Commissione Interregionale CAI Tutela Ambiente Montano
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