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VINCERE L’IMPOTENZA
a cura di Davide Dèttore e Gabriele Melli
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COPING WITH ERECTILE DYSFUNCTION
Traduzione: Marco TagliaferriCura: prof. Davide Dèttore, dott. Gabriele MelliEditing e videoimpaginazione: Camilla Romoli
Copyright 2004 by Michael Metz and Barry McCarthy
New Harbinger Publications, Inc. 5674 Shattuck AvenueOakland, CA 94609
Copyright 2007 Eclipsi di Mindgest srl
Via Mannelli 13950132 FirenzeTel. 055-2466460 – Fax 055-2008414
I diritti di traduzione, di riproduzione, di memorizzazione elettronica,di adattamento totale e parziale con qualsiasi mezzo (compresi i micro-film e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i paesi.
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SOMMARIO
1. Capire la disfunzione erettile: miti e realtà
2. Un nuovo approccio integrato alla sessualità maschile
3. Sviluppare aspettative realistiche rispetto alla propria
4. Le cause e gli effetti della disfunzione erettile
5. Valutare la propria disfunzione erettile
6. Trattamenti medici, farmacologici e fisiologici
7. Interventi psicologici e relazionali per la disfunzione
8. Le capacita psicosessuali: cooperare per il piacere
9. Come sviluppare uno stile sessuale adeguato
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PREFAZIONE DEI CURATORI
Il secondo volume di Metz e McCarthy, tradotto e pubblicato da
Eclipsi, affronta una problematica sessuale particolarmente distur-bante e temuta, la disfunzione erettile, che viene trattata secondol’impostazione scientificamente fondata ed aggiornata che aveva giàcaratterizzato la loro precedente opera dedicata all’eiaculazione pre-coce (“Superare l’eiaculazione precoce”, Eclipsi, 2006).
La disfunzione erettile, purtroppo, è un disturbo ampiamente
diffuso nella popolazione maschile. In quello che è attualmente lostudio epidemiologico più ampio e metodologicamente correttofinora condotto in Italia su tale problema, presentato nel 1997all’XI Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia,furono presi in considerazione 2010 soggetti, di età compresa fra i20 e 100 anni, estratti a caso dalla casistica di 143 medici di medi-cina generale. Nel complesso, il 13% di tale popolazione presenta-va una disfunzione erettile. La frequenza del disturbo aumenta rego-larmente col crescere dell’età: risulta marginale fino ai 40 anni, haun brusco innalzamento nella fascia tra i 55 e i 59 anni (22,3%),aumenta ulteriormente tra i 65 e i 70 anni (32,03%) e dopo i 70anni affligge quasi la metà della popolazione (48,31%). I soggettifumatori si confermano quelli maggiormente a rischio.
Tali dati sono in linea con gli studi condotti in altre parti del
mondo occidentale e dimostrano l’importante diffusione delle pro-blematiche dell’erezione maschile e quindi la rilevanza di qualsiasiintervento terapeutico e/o preventivo.
La cause di tale disfunzione sono molteplici, estendendosi dal
polo puramente medico-biologico a quello psicologico e spessosono molteplici, essendone compresenti più di una e di vario tipo.
Di conseguenza, il trattamento non può che essere multifattoria-
le e pluridisciplinare. Nel 1999, durante il Primo ConsultoInternazionale sulla Disfunzione Erettile, è stato tracciato il proto-
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collo terapeutico di base per tale condizione, comprendente inter-venti via via più invasivi, che si pongono in atto a seconda del suc-cesso dei precedenti, della gravità del caso clinico e della crescenteimportanza delle cause di tipo medico:
Eliminazione dei fattori di rischio: stile di vita, uso di dro-
ghe, cause iatrogene (cioè legate all’uso di determinati farmaci, chehanno effetti collaterali sulla sessualità).
Terapie non invasive: psicoterapia sessuale e di coppia ed
educazione sessuale; terapia orale (ad es. Viagra); dispositivi “sottovuoto” o “vacuum devices”.
Terapia locale (invasiva): iniezioni intracavernose di sostan-
ze vasodilatatrici; farmaci per via endouretrale (MUSE).
Trattamenti chirurgici (invasivi): protesi peniene (idrauli-
che o altro); microchirurgia vascolare.
Il presente volume segue perfettamente tale moderna imposta-
zione terapeutica scientifica e propone modalità di approccio al pro-blema specifiche a seconda del tipo di disfunzione erettile, che vienevalutata accuratamente tramite questionari da autosomministrarsi.
Inoltre, nelle pagine seguenti è posto in rilievo un aspetto molto
importante, che si è ormai imposto nella moderna sessuologia: tuttele forme di deficit erettile traggono giovamento da interventi di tipopsicologico (o psicoterapeutico), anche quelle su base biologica odorganica, eventualmente in combinazione con terapie mediche, oaddirittura chirurgiche. Ciò è la conseguenza del fatto che, come evi-denziano molto bene gli autori, una disfunzione erettile di qualsiasiorigine produce tensioni psicologiche nel soggetto e stress nel rappor-to col partner, che possono incrementare la disfunzione sessuale stes-sa o produrre altri disturbi psicologici, relazionali o anche organici.
Coerentemente con questa prospettiva, vengono proposte e illu-
strate molteplici metodiche di trattamento, mirate a diversi aspetti:le mansioni sessuali, gli interventi atti a incrementare l’intimità conse stessi, col proprio corpo e quello della partner, il training di comu-nicazione di coppia, la modificazione delle convinzioni errate e deimiti sulla sessualità ed, eventualmente, i farmaci. In tal modo, nonsolo viene affrontata la disfunzione sessuale specifica, ma si opera alloscopo di migliorare il rapporto e la comunicazione in generale all’in-
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terno della coppia, approccio che viene seguito sempre in ogni inter-vento terapeutico corretto condotto sulla sessualità.
Dunque, buona lettura a chi si rivolge a questo libro per cercare
di risolvere un problema che lo angoscia, ma anche a chi lo legge persemplice conoscenza personale, uso che raccomandiamo, in quantoapprendere nuovi concetti sulla sessualità non può che essere positi-vo, nel nostro mondo in cui si parla tanto di tale argomento, ma losi fa solitamente male, in modo pregiudiziale o addirittura sbagliato.
Davide DèttoreProfessore Associato di Psicologia e Psicopatologia del
Comportamento Sessuale, Università degli Studi di Firenze.
Gabriele MelliIstituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e
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INTRODUZIONE
La disfunzione erettile, ovvero l’incapacità di raggiungere o man-
tenere l’erezione per un tempo sufficiente al rapporto sessuale, èmolto diffusa. La maggior parte degli uomini è soggetta a questotipo di disturbo sessuale periodicamente, ma nel momento in cuil’erezione diventa un fenomeno veramente imprevedibile, la disfun-zione erettile assume i connotati di un dramma individuale e inter-personale. Per una coppia abituata ad avere una vita sessuale soddi-sfacente, l’insorgenza di questo problema può risultare decisamentepreoccupante, creando ansia e un senso di frustrazione personale,che può ripercuotersi sulla relazione. Un numero crescente di datiscientifici dimostra come, intorno ai cinquant’anni, circa il 50%degli uomini sia preoccupato riguardo alla propria funzionalità eret-tile e creda di soffrire di questa disfunzione, almeno nella sua formapiù lieve. Questo dato, tra l’altro, è molto inferiore rispetto alla realeportata del problema. DISFUNZIONE ERETTILE E VIAGRA
Negli Anni Cinquanta la maggior parte degli specialisti credeva
che la disfunzione erettile fosse causata da problemi psicologiciriconducibili all’infanzia. Masters e Johnson, nel 1970, hanno rivo-luzionato la ricerca scientifica sulla sessualità umana dimostrandocome “l’ansia da prestazione” fosse una delle cause principali di que-sto problema. Nel 1998 l’approccio medico alla comprensione e altrattamento di tale disturbo è mutato radicalmente con l’introdu-zione del Viagra (sildenafil) e di pari passo si è modificata l’opinio-ne pubblica. Oggi la convinzione dominante è esattamente quella
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opposta: è un’idea comune, infatti, che la quasi totalità delle formedi disfunzione erettile sia imputabile a fattori organici, principal-mente di natura vascolare, piuttosto che a problematiche di caratte-re psicologico o a difficoltà di relazione.
In America, negli spot televisivi sul Viagra, l’ex senatore e can-
didato alla presidenza Bob Dole ha presentato, in modo molto per-suasivo, la disfunzione erettile come un disturbo superabile solotramite un trattamento farmacologico. Il messaggio era sostanzial-mente questo: “Tutto ciò che deve fare una persona con questoproblema è parlarne al proprio medico e farsi prescrivere il Viagra”. Negli spot successivi, una donna incoraggiava il compagno a chie-dere al proprio medico se il Viagra fosse la soluzione al suo proble-ma. La prima parte del messaggio, per quanto semplicistica, erasicuramente utile: chi è affetto da una disfunzione erettile non neè responsabile e, pertanto, è necessario che ne parli e chieda aiuto. Tuttavia, la seconda parte, subliminale, era di per sé fuorviante: ladisfunzione erettile avrebbe un’unica causa (medica) e una solasoluzione (il Viagra).
L’affermazione di questo farmaco ha certamente contribuito a
combattere l’omertà e la stigmatizzazione di cui era oggetto questodisturbo sessuale. È necessario non ricadere nel riserbo e nel sensodi vergogna del passato. Oggigiorno i media e gli specialisti prendo-no regolarmente le difese della “magica pillola blu” e delle sue nuoveversioni, come il Levitra (vardenafil) e il Cialis (tadalafil). Tuttavia,questo tipo di approccio al problema tende a essere troppo sempli-cistico e promette molto più di quanto possa in realtà offrire. Ladisfunzione erettile è molto più complessa e non consente di pro-mettere una soluzione semplice per un problema altrettanto sempli-ce. Sebbene raggiungere l’erezione sia molto importante, un’appa-gante vita sessuale è qualcosa di ben più complesso di quanto sug-gerisca tale visione meccanicistica. Questa affermazione risulta evi-dente quando si pensa che per ogni uomo che ha tratto benefici dal-l’utilizzo del Viagra, esiste un’eguale percentuale di persone, forseanche maggiore, che ha “fallito”. Questi uomini (e queste coppie) sipotrebbero sentire ancor più frustrati, sia emotivamente che sessual-mente, provando il Viagra e non ottenendone i vantaggi sperati.
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FA PER VOI QUESTO LIBRO?
Questo libro si prefigge i seguenti obiettivi: presentare un ritrat-
to fedele della sessualità maschile, descrivere che cosa sia e cosa nonsia la disfunzione erettile e fornire suggerimenti su come affrontar-la e risolverla, tramite un approccio efficace di tipo bio-psico-socia-le (ovvero al contempo biologico, psicologico e sociale), che coin-volga voi e la vostra partner. Questa impostazione innovativa rispet-to alla sessualità maschile e di coppia offre una possibilità realisticae accessibile per incrementare il desiderio, il piacere e la soddisfazio-ne sessuale. La sostanza del nostro approccio implica, per l’uomo, laresponsabilità di far proprio un nuovo modo di raggiungere l’ecci-tazione e la soddisfazione sessuale, mentre, per la coppia, la necessi-tà di collaborare per ricostituire quel clima di fiducia e di serenitànei confronti dell’erezione.
Se avete acquistato questo libro con la speranza di trovarvi una
cura rapida e semplice, in grado di garantirvi un’erezione facile eprevedibile ogni volta che lo vogliate, avete scelto il volume sbaglia-to. Troppi uomini, infatti, insieme alle loro compagne, sono rima-sti delusi seguendo un approccio sbrigativo e superficiale, credendo,ad esempio, che la disfunzione erettile potesse essere superata ricor-rendo semplicemente a una pillola. Tale illusione ignora completa-mente il fatto che la sessualità sia una esperienza complessa e con-divisa da una coppia di individui.
In questo libro presenteremo al lettore un approccio onesto,
scientificamente valido e clinicamente significativo, in grado di aiu-tare la maggior parte degli uomini a sviluppare una sana e appagan-te relazione sessuale. Teoricamente, il metodo qui proposto dovreb-be non solo aiutarvi a superare il vostro problema, ma insegnarvianche tecniche comportamentali e relazionali utili a prevenire leeventuali ricadute.
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CAPIRE LA DISFUNZIONE ERETTILE: MITI E REALTÀ
Prima di presentare il nostro approccio bio-psico-sociale, verifi-
chiamo ciò che sapete sulla sessualità e sulla disfunzione erettile. Siconsiglia di rispondere al test singolarmente e, successivamente, diconfrontare con la partner le proprie risposte.
Un numero molto basso di giovani sperimenta un insuccesso
durante il primo rapporto sessuale, e ciò rappresenta un’avvisaglia
Solo il 5% degli uomini presenta problemi di erezione prima dei
Il fumo non ha alcuna incidenza sulle prestazioni sessuali.
Se la donna non reagisce sessualmente come l’uomo (ovvero nonriesce a raggiungere l’orgasmo durante il rapporto sessuale senza
bisogno di ulteriori stimolazioni), significa che lui è un amanteincapace.
Maggiori sono le dimensioni del pene a riposo, maggiori lo sarannodurante l’erezione. Le dimensioni del pene sono la migliore
La maggior aspirazione per una coppia è quella di raggiungere
orgasmi simultanei, e ciò è possibile solo con un’erezione vigorosa.
Il buon esito di un rapporto sessuale è esclusiva responsabilità
dell’uomo, così come il suo fallimento.
Un vero uomo è in grado di avere un’erezione con qualsiasi donna,
in ogni momento e in qualsiasi situazione.
La principale causa della disfunzione erettile è un basso tasso di
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Per la maggior parte degli uomini le iniezioni sul pene arrecano meno
Occorre evitare in ogni modo un intervento alla prostata perché
porterebbe inevitabilmente all’impotenza.
La disfunzione erettile è causata dalle donne.
L’assunzione del Viagra garantisce un’erezione vigorosa nel 100% dei casi.
Meno del 10% degli uomini abbandona il Viagra dopo averlo provato.
La diminuzione della capacità di avere un’erezione è una conseguenza
A quante delle precedenti domande avete risposto vero? In real-
tà sono tutte false. Il test, infatti, è composto interamente da con-vinzioni errate. In media, gli uomini credono che sei di esse sianovere. Tra i medici, la media si abbassa a tre. In passato queste falseconvinzioni nascevano dalla mancanza di informazione e da atteg-giamenti repressivi; oggi ne esistono di nuove, provocate dalle esa-gerazioni delle campagne pubblicitarie, che creano aspettative nonrealistiche rispetto alle prestazioni sessuali.
Le false credenze sono dure a morire: sovvertono la sessualità
maschile e rendono impossibile sconfiggere la disfunzione erettile. Gli stereotipi sessuali maschili si basano su un modello competiti-vo basato sulla dimostrazione della propria virilità, specialmente alivello sessuale. Porsi delle domande o addirittura ammettere lapropria fragilità non rientra in questo cliché. Non è per nienteapprezzabile né “virile” andar contro tale genere di credenze oammettere la propria ignoranza in materia, né tanto meno dimo-strarsi insicuri o confessare di aver “fallito”. Mediamente, un uomosu quattro “fallisce” durante il primo rapporto sessuale, di solitoperché eiacula prima dell’inizio del rapporto stesso, perché non rie-sce a mantenere l’erezione, o magari perché non riesce a metterecorrettamente il preservativo. Con tutta probabilità, invece diammettere la propria difficoltà, lo sfortunato in questione raccon-terà agli amici come la compagna abbia enormemente apprezzatola sua virilità e addirittura lo abbia pregato di ricominciare. Tali
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presunzioni possono essere divertenti, ma rinforzano quel generedi approccio competitivo, completamente teso alla prestazione,individualistico e basato sostanzialmente sulla paura di cui parlava-mo sopra. Si tratta in sostanza di dimostrare alla partner, ma ancheagli amici, la propria potenza sessuale. Così, almeno a livello ses-suale, la propria partner non viene percepita come una compagna,ma come qualcuno di fronte al quale esibirsi, nel costante terroredi un possibile fallimento, che potrebbe dimostrarle come il pro-prio compagno non sia abbastanza uomo o peggio ancora, spinger-la a confidarlo ad altri.
La conoscenza è il passo fondamentale per la gestione dei proble-
mi. Più chiaramente comprenderete i fattori fisici, psicologici, rela-zionali e le tecniche per ottenere una soddisfacente vita sessuale,meglio sarà. La cosa più importante è capire e accettare che la ses-sualità, e in modo particolare la funzionalità erettile, è qualcosa dimolto complesso. Dario e Alice
Dario non riusciva a credere di essere “impotente” all’età di tren-
tadue anni. Ricordava con soddisfazione il suo primo rapporto ses-suale a sedici anni, la vita sessualmente attiva degli annidell’Università e di quelli successivi della scuola di formazione,come del resto rammentava le appaganti esperienze sessuali conAlice, quando lui aveva ventiquattro anni e lei venticinque. Com’erapossibile che dopo appena otto anni si trovasse intrappolato in unmatrimonio senza sesso?
Alice desiderava molto recuperare una soddisfacente vita sessua-
le, tormentata negli ultimi quattro anni da frequenti episodi didisfunzione erettile. Da due anni, ormai, Dario evitava completa-mente di avere rapporti sessuali. Cos’era successo? Era colpa diAlice? Oppure di Dario? Magari il problema era imputabile allostress legato al consolidamento delle proprie carriere e, contempo-raneamente, alla crescita dei figli? Oppure era stato il matrimonio a“uccidere” il sesso? E, soprattutto, c’era qualcosa che Dario potevafare per vincere la disfunzione erettile e dare nuova linfa alla lorovita sessuale?
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Molti mesi prima, Dario si era recato presso una clinica specia-
lizzata in disturbi sessuali di cui aveva sentito parlare alla radio. Inizialmente aveva provato il Viagra, riuscendo a ottenere un’erezio-ne, che però si era dissolta durante il rapporto sessuale. Non avevadetto ad Alice che stava usando il Viagra. Lei aveva cercato di inco-raggiarlo a riprovare, ma Dario si sentiva sfiduciato. Voleva tornaread avere erezioni come durante l’adolescenza e la prima gioventù:semplici, automatiche e prevedibili. Avrebbe voluto un’erezione “daesibire”.
Il medico della clinica non gli fece alcuna domanda per vagliare
eventuali problematiche di carattere relazionale o psicologico; silimitò a consigliargli un farmaco ancora più incisivo, il Caverject(alprostadil), spiegandogli come iniettarlo direttamente nel pene,per aumentare il flusso sanguigno e ottenere un’erezione sicura. Mostrò a Dario come farsi le iniezioni, che diedero come risultatoun’erezione statuaria.
Sebbene a Dario facesse uno strano effetto farsi le iniezioni a casa
e avesse provato anche un certo fastidio, il risultato fu quello previ-sto. Nuovamente, nascose ad Alice il fatto che stesse utilizzando unfarmaco. Lei sembrava piuttosto soddisfatta dopo due rapidi, ma riu-sciti, rapporti sessuali. Tuttavia, alla terza occasione, Alice gli chiesedi rallentare e di accarezzarla. Quando si avvicinò per prendere nellesue mani il pene di Dario, lui si ritirò istintivamente, procurandoleuna sensazione spiacevole. L’eccitazione e il desiderio di Dario svani-rono, ma non la sua erezione. Ma cosa poteva farsene di una forteerezione dal momento che tutti e due i partner erano evidentemen-te privi di eccitazione? Alice chiese insistentemente a Dario cosa fossesuccesso, ma lui era troppo imbarazzato e rimase sulla difensiva evi-tando di parlarne. Alla fine Alice si arrese e rinunciò a parlare dell’ac-caduto, ma la loro vita sessuale ripiombò in una situazione di stallo.
Per molti mesi, per Dario l’unico sfogo sessuale fu quello di
masturbarsi guardando immagini pornografiche al computer; inseguito iniziò a sperimentare il sesso virtuale via internet, col risul-tato che il conto mensile della sua carta di credito superò i quattro-cento dollari. Dario si era sempre considerato una persona raziona-le nella risoluzione dei problemi e un consumatore prudente.
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Capire la disfunzione erettile: miti e realtà
Evidentemente, il suo problema lo stava portando a comportarsi inmodo imbarazzante e controproducente.
Alla fine, si decise a chiedere informazioni al proprio medico di
famiglia, il dott. Lange, sui possibili trattamenti medici per curareil suo disturbo. Il dott. Lange conosceva Dario e la sua famiglia daquasi sette anni e Alice, tre anni prima, gli aveva parlato del proble-ma del marito e di come evitasse i rapporti sessuali. Il medico leaveva detto che non avrebbe avuto problemi a prescrivergli ilViagra, ma Dario non glielo aveva mai chiesto.
Quando Dario gli descrisse le sue precedenti esperienze con il
Viagra e il Caverject (era troppo imbarazzato per raccontare anchequelle relative al sesso virtuale), il dott. Lange gli rispose che pote-va prescrivergli uno dei farmaci di nuova generazione contro ladisfunzione erettile, il Cialis. Saggiamente, consigliò a Dario diaffrontare il problema con l’aiuto di Alice e gli raccomandò dirivolgersi a un terapeuta di coppia. Tuttavia Dario voleva provare asuperare la disfunzione erettile col solo aiuto del Cialis. Accettòcomunque di fissare un’ulteriore visita dopo tre mesi, per verifica-re i progressi.
Questa volta Dario disse ad Alice che stava usando il Cialis. Le
disse anche che avrebbe avuto bisogno del suo aiuto per recuperare,insieme all’erezione e ai rapporti sessuali, anche la serenità e la fiduciain sé stesso. Il dott. Lange gli aveva detto che il Cialis gli avrebbeconcesso una maggiore libertà rispetto al momento in cui avere rap-porti, poiché aveva un effetto che durava fino a trentasei ore. Ciòaiutò Dario a sentirsi meno insicuro. Per Alice fu molto positiva lasensazione di una vera e propria riconciliazione sessuale. Pensavache Dario si eccitasse grazie a lei, non a una pillola.
Lei voleva veramente aiutarlo, sperava che si sarebbe impegnato
seriamente e non si sarebbe abbattuto alla prima difficoltà. Gli disseche per lei era molto importante mantenere un contatto intimo. Così, grazie all’entusiasmo all’idea di dare un nuovo slancio alla lorovita sessuale, al Cialis e all’attiva partecipazione di Alice, riuscironoad avere tre rapporti sessuali soddisfacenti. Tuttavia, al quarto ten-tativo, l’erezione di Dario venne meno proprio quando stava perinserire il pene nella vagina. Sebbene Alice volesse continuare con i
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preliminari, per tentare di iniziare il coito successivamente, Dario,demoralizzato e completamente frustrato, si rifiutò.
Alice non voleva, però, che ci fosse un ulteriore periodo di astinen-
za sessuale. Insistette affinché tornassero assieme dal loro medico difamiglia. Il dott. Lange spiegò loro che, per motivi professionali, imedici generici non possono fornire consulenze di coppia, soprattut-to per questioni di carattere sessuale, ma che comunque avrebbe fattodel suo meglio per aiutarli. Il medico, sempre aggiornato sulle piùrecenti ricerche scientifiche, li rassicurò sul fatto che, tra coloro chefacevano uso di Viagra e di Cialis, la percentuale di rapporti riuscitivariava dal 65 all’80%. L’ultima esperienza di Dario, pertanto, rien-trava perfettamente nella norma ed era opportuno, quindi, piuttostoche ricorrere a un nuovo farmaco, rivedere le proprie aspettative.
L’idea che la risposta sessuale fosse variabile fu più semplice da
accettare per Alice che per Dario. Lui avrebbe preferito un farmacoche potesse garantirgli sempre il raggiungimento dell’erezione e ilbuon esito del rapporto sessuale. Alice disse che sia lei che Darioapprezzavano comunque i preliminari. Non ci fu bisogno cheaggiungesse, proprio perché anche Dario ne era consapevole, cheanche nei migliori momenti della loro vita sessuale Alice non sem-pre raggiungeva l’orgasmo. Dario sapeva, però, che lei apprezzavaancora le carezze e la loro intimità.
Niente era più incoraggiante dei primi successi, così che oltre
l’85% dei rapporti sessuali fu per entrambi soddisfacente. Una svol-ta significativa si verificò quando Dario, persa l’erezione, assecondòla richiesta di Alice di soddisfarla manualmente. Lei raggiunse l’or-gasmo e successivamente lo aiutò a ritrovare l’erezione e si lasciòpenetrare: fu un’esperienza decisamente eccitante e appagante. Ilgiorno seguente, mentre stavano passeggiando, parlarono aperta-mente di quanto era accaduto il giorno prima e Alice gli disse chia-ramente che per raggiungere l’orgasmo non aveva bisogno di unpene eretto, ma di un compagno coinvolto.
Quando Dario non era costantemente concentrato nel control-
lare la propria erezione, il sesso era più appagante per entrambi. Dario si rese conto che si sentiva più sensibile emotivamente e piùlibero sessualmente quando era lui a darle piacere e che, invece, se
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Capire la disfunzione erettile: miti e realtà
era lui a riceverlo, si sentiva più insicuro e meno sensibile. Confidò quindi ad Alice di provare particolare imbarazzo quandorimaneva passivo durante il rapporto. Preferiva dare e ricevere pia-cere contemporaneamente piuttosto che alternarsi con la propriacompagna. Alla fine, la sensibilità di Alice, l’apprezzamento daparte di Dario della reciproca stimolazione, il ricorso al Cialis,l’aver maturato aspettative realistiche e soprattutto la maggiordisponibilità verso scenari erotici che non prevedessero necessaria-mente la penetrazione, riuscirono a migliorare enormemente laloro sessualità.
Tant’è che Dario iniziò a chiedersi se fosse necessario prendere
il Cialis a ogni rapporto. Alice preferiva che lui fosse responsabiledel proprio desiderio e della propria eccitazione e lasciò a lui ladecisione, anche se era convinta che, grazie al consolidamento dellaloro intimità, l’uso costante del Cialis fosse superfluo. Alla fine,Dario decise di eliminare gradualmente il farmaco, ripromettendo-si di usarlo nuovamente solo se avesse avuto problemi a mantene-re l’erezione per tre volte di seguito. Non voleva infatti ricadere nel-l’ansia da prestazione. Anche Alice aveva una sua strategia, checonsisteva nel pianificare una volta al mese un rapporto nel quale,evitando la penetrazione, potesse emergere la loro creatività sessua-le in modo sereno.
Il caso presentato ha lo scopo di esaminare gli effetti dannosi che
la disfunzione erettile può avere sulla vita di coppia e di esplicitare lanecessità, per superare questa patologia, di una collaborazione tra ipartner. Crediamo che il nostro approccio “bio-psico-sociale” possaaiutarvi a comprendere, valutare e superare la disfunzione erettile. CHE COS’È LA DISFUNZIONE ERETTILE?
Medici e sessuologi sono concordi nel definire la disfunzione
erettile? Non esattamente. Le definizioni tradizionali si basavanosulla percentuale di insuccessi: secondo Masters e Johnson si pote-va parlare di disfunzione erettile quando tale percentuale superava il25%. Ma che dire se l’incapacità di mantenere un’erezione fino almomento della penetrazione (momento in cui è possibile avereun’eiaculazione intravaginale) rappresenta solo il 15% dei casi, ma
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quando si verifica viene percepita come un’opprimente sensazionedi fallimento sessuale e personale? Oppure se capita di riuscire adavere una forte erezione ma di eiaculare prima di essere riusciti ainserire il pene nella vagina? O magari di ottenere una buona ere-zione con la masturbazione o la stimolazione orale, ma non duran-te un rapporto sessuale completo? Oppure, infine, che dire se lapenetrazione si mantiene per oltre venti minuti, ma è presenteun’inibizione eiaculatoria che rende impossibile di fatto l’eiaculazio-ne? Molti uomini che soffrono di inibizione eiaculatoria, infatti,finiscono per perdere l’erezione e credono erroneamente di soffriredi disfunzione erettile.
Se solo di rado riuscite ad avere un’erezione, oppure evitate di
avere rapporti sessuali per il terrore di un possibile insuccesso, sieteindubbiamente affetti da disfunzione erettile. Al contrario, se disolito non riscontrate alcun problema quando fate sesso, ma solooccasionalmente non riuscite a iniziare o a portare a termine un rap-porto sessuale (che si tratti di una volta su dieci, di una volta al meseoppure di una volta l’anno), ciò rientra ampiamente nella norma enon va considerato come un problema. Una definizione appropria-ta della disfunzione erettile si basa sulla mancanza di serenità e difiducia nei confronti della propria erezione, cui può contribuireun’innumerevole quantità di fattori. LA DISFUNZIONE ERETTILE È UN FENOMENO BIO-PSICO-SOCIALE?
Come in altri campi della salute fisica e mentale, anche per la
disfunzione erettile gli specialisti tendono a contrapporre le causeorganiche a quelle di natura psicologica. Per molti anni la concezio-ne dominante considerava la maggior parte dei casi di disfunzioneerettile come avente origine psicologica, mentre, più recentemente,è emersa la tendenza a sostenere un’origine prevalentemente organi-ca. Tali visioni assolute, aut aut, risultano incomplete e nascondonola realtà, cioè il fatto che qualsiasi grave impedimento umano hacause ed effetti molteplici. Vi invitiamo pertanto a far vostra la con-vinzione che la disfunzione erettile sia un fenomeno “bio-psico-sociale” con aspetti di tipo biologico, cognitivo, comportamentale
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ed emotivo, che coinvolgono l’identità, la cooperazione e l’intimitàdella coppia. Prendere in considerazione tutti questi fattori vi aiute-rà a comprendere e valutare la disfunzione erettile e accrescerà l’ef-ficacia dei vostri tentativi di superarla. Il vecchio motto secondo cui“se il tuo unico strumento è un martello, tutti i tuoi problemi appa-riranno come chiodi” è un ottimo promemoria della necessità dimantenere un approccio multifocale al problema. I fattori fisiologici
Tutto ciò che danneggia la vostra salute, come non avere cura di
sé, trascurare certe patologie o soffrire degli effetti collaterali di unfarmaco, incide immancabilmente anche sulla vostra sensibilità ses-suale e quindi sulla vostra erezione.
I ritmi alimentari, la mancanza di esercizio fisico e il modo di
dormire possono contribuire alla disfunzione erettile. È stato ormaiaccertato che il fumo, a lungo termine, ha un impatto negativo sulbenessere sessuale, poiché determina un deterioramento delle vierespiratorie e dei tessuti vascolari, così come è stato dimostrato chel’abuso di alcol e droghe danneggia le funzioni sessuali e favorisce ladisfunzione erettile. Molti uomini fanno uso di alcol per superare lapropria insicurezza. L’alcol, però, è un inibitore del sistema nervosocentrale e pertanto limita l’eccitazione sessuale. Durante la giovinez-za, di solito, gli effetti psicologici positivi derivanti dall’aver bevutoun paio di drink superano in intensità quelli, ben più spiacevoli, dinatura fisiologica. Alcuni uomini iniziano a fare sesso quando sonoubriachi o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ma col passaredegli anni gli effetti fisiologici di tali sostanze aumentano d’intensi-tà, dando luogo, spesso, a una disfunzione erettile. Queste persone,ogni qualvolta cercheranno di fare sesso senza assumere, per esem-pio, dell’alcol, potrebbero avvertire la sensazione di essere comeadolescenti, goffi e insicuri. Questa è una lamentela ricorrente tracoloro che frequentano gli Alcolisti Anonimi e spesso è causa di unaricaduta. Riacquistare il controllo della propria vita sessuale signifi-ca anche far fronte a certe cattive abitudini, come lo scarso riposo,
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il fumo, l’abuso di alcol e droghe, l’aumento di peso e la mancanzadi esercizio fisico. Le condizioni degli apparati vascolare, nervoso e ormonale
Dal punto di vista organico, sono tre gli apparati che condizio-
nano l’erezione: vascolare, nervoso e ormonale. Una patologia inuno di questi apparati può causare o comunque concorrere alladisfunzione erettile. Spesso questo problema, insieme ad altri dinatura sessuale, costituisce la conseguenza degli effetti collaterali dialcuni farmaci, specialmente di quelli utilizzati per trattare l’iperten-sione e la depressione. Raramente, la disfunzione erettile è il primosintomo di una patologia più grave.
In un certo senso, la valutazione dei fattori organici è la più
semplice. La questione più importante è capire se la persona sia ingrado di avere un’erezione in situazioni non sessuali: al risveglio,attraverso la masturbazione, con la stimolazione manuale e orale,oppure ricorrendo a una stimolazione mentale, come in tutte leforme di feticismo o di sesso virtuale. Se non viene evidenziatoalcun problema in queste situazioni, con tutta probabilità gli appa-rati vascolare, ormonale e nervoso funzionano correttamente e per-tanto non c’è alcun bisogno di ulteriori analisi. Se invece un qual-che problema sussiste o se siete preoccupati per la vostra salute fisi-ca, vi suggeriamo di iniziare consultando il vostro medico di fami-glia, che esaminerà la vostra storia clinica al fine di determinare seavete un problema medico capace di giustificare determinati sinto-mi, quali, ad esempio, il diabete, l’ipertensione o un disturbo neu-rologico. Egli potrà, a sua volta, inviarvi da un andrologo o un ses-suologo per ulteriori test diagnostici.
Nell’affrontare le preoccupazioni riguardanti eventuali problemi
ormonali, vascolari o neurologici è necessario collaborare attiva-mente con i medici per favorire il proprio benessere. Ciò significaparlare apertamente con loro dei propri timori, essere capaci didescrivere la sintomatologia e riuscire a portare a termine in modoadeguato i test diagnostici. Nel caso in cui venga accertata l’esisten-za di un problema, è importante assumere un ruolo attivo ed esserebene informati. Dovete riuscire a sviluppare un rapporto confiden-
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Capire la disfunzione erettile: miti e realtà
ziale col vostro medico, in modo che possiate discutere apertamen-te delle vostre preoccupazioni.
È altresì raccomandabile che la vostra compagna valuti le sue
condizioni generali di salute e analizzi approfonditamente i suoieventuali problemi sessuali. Le difficoltà in questo ambito, le ansiee le inibizioni femminili possono sommarsi a quelle causate dalladisfunzione erettile e rendere inefficace qualsiasi tentativo di cura.
Determinati problemi di salute possono causare una disfunzio-
ne erettile, ma limitarsi alla loro risoluzione o al semplice miglio-ramento del proprio stile di vita potrebbe rivelarsi insufficiente perritrovare la fiducia in sé stessi. In altre parole, ciò che ha causato ladisfunzione erettile potrebbe anche non essere sufficiente a spiegar-ne la sua persistenza. Sperimentare problemi di erezione può pro-vocare difficoltà psicologiche e relazionali. Ad esempio, è piuttostocomune che le coppie che si sottopongono a trattamenti contro lasterilità percepiscano una riduzione del desiderio e spesso abbianoa che fare con problemi legati alla disfunzione erettile. Anche dopoessere riusciti ad avere figli, un numero considerevole di questecoppie continua ad avvertire la tensione che deriva dalle implica-zioni di carattere psicologico, relazionale e sessuale (disfunzioneerettile inclusa). Fattori psicologici
I fattori psicologici hanno un’importanza fondamentale poiché
possono influire non solo sull’erezione ma anche sul desiderio stesso. Tali fattori includono sia un generico stress psicologico sia le emo-zioni negative più specificamente connesse alla disfunzione erettile.
Ogni emozione negativa – soprattutto l’ansia, la depressione o il
risentimento – può incidere negativamente sulla funzionalità eretti-le. Preoccupazioni di carattere economico, il dolore per la perdita diuna persona cara, l’apprensione per i figli adolescenti o la perdita dellavoro sono tutte situazioni che possono interferire con la reattività
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del pene. L’ansia anticipatoria rispetto alla propria condizione, insie-me ad altri fattori psicologici, comunque legati al proprio problemasessuale, costituiscono una minaccia per la sessualità. Pertanto, sareb-be opportuno instaurare un circolo virtuoso fatto di aspettative ade-guate, esperienze sessuali appaganti e frequenti, piuttosto che caderenella trappola dell’ansia, dei rapporti sessuali difficili e insoddisfa-centi, dell’imbarazzo e, infine, dell’astinenza. Quando si concepisceil rapporto sessuale come un test da superare, si vive costantementenel terrore di essere destinati irrimediabilmente all’impotenza. Usiamo l’espressione “disfunzione erettile” perché essa descrive ilproblema per ciò che è realmente: ovvero la difficoltà a raggiungeree mantenere l’erezione per la durata del rapporto sessuale. “Impotenza” ha invece una connotazione negativa, che sottolinea lamancanza di autocontrollo e di autostima come uomo. La disfunzio-ne erettile è un problema che riguarda l’erezione e non ha niente ache vedere con la vostra vita e col vostro sentirvi uomini.
Rappresenta perciò un ottimo esempio di come la ricerca della
cura perfetta possa ostacolare qualsiasi tentativo di miglioramento. Ilperfezionismo è il miglior deterrente per una vita sessuale appagante. Crediamo che ogni uomo debba superare il proprio imbarazzo e ilproprio senso di rifiuto, affrontando la disfunzione erettile in modopositivo e realistico. A questo proposito vi invitiamo a considerare laprobabilità che soltanto l’85% delle vostre esperienze sessuali sipotrebbe concludere con un rapporto completo. Nel restante 15%dei casi voi e la vostra compagna potrete sempre ricorrere ad altri tipidi stimolazione sessuale, rimandando il momento della penetrazione. Fattori relazionali
I fattori relazionali – quali la serenità, l’attrazione reciproca, la
fiducia e l’intima cooperazione – possono facilitare la reattività ses-suale e quindi l’erezione. Al contrario, i problemi di coppia – i con-flitti, la distanza emotiva, il non sentirsi al sicuri, l’insoddisfazioneverso il proprio coniuge o il proprio matrimonio, la mancanza ditempo da dedicare alla propria relazione, il senso di colpa, i rimpro-veri – minano le fondamenta del legame interpersonale su cui sibasa la sicurezza di poter avere un’erezione.
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Capire la disfunzione erettile: miti e realtà
Un limite significativo nel campo della ricerca sulla disfunzione
erettile va ricercato nel fatto che essa sia incentrata esclusivamentesul lato maschile. Di rado si interroga il paziente sulla propria rela-zione affettiva. Tuttavia, la sessualità non è un fatto individuale eisolato, ma prevede uno scambio interpersonale. È meglio cercaredi comprendere e superare la disfunzione erettile usando unapproccio che coinvolga la coppia. Basta riflettere per un attimo sulfatto che il sesso non è un’esclusiva dell’uomo, né tanto meno delladonna. È qualcosa che riguarda entrambi, intesi come coppia. Ilvostro problema di disfunzione erettile, dunque, è anche un pro-blema della vostra partner e pertanto anche a lei spetta un ruoloaltrettanto attivo nell’affrontarla.
L’obiettivo, per una coppia che si trovi a combattere con la
disfunzione erettile, è quello di stabilire un livello di intimità chemetta entrambi a proprio agio, stimolando il desiderio sessuale. Esistono però due estremi da evitare. Il primo è di rimanere cosìinvischiati nel rapporto (rinunciando alla propria individualità) danon lasciar più spazio alla sessualità. L’altro è di lasciarsi dominaredal risentimento e tendere verso l’isolamento. Le possibili reazioni della partner
La maggior parte delle donne, di fronte alla disfunzione erettile,
reagisce in due modi differenti, ma comunque estremi, che contribui-scono solo a peggiorare il problema. La reazione più comune è quel-la di assumere un atteggiamento materno e conciliante, affermandoche ciò che conta veramente è l’intimità e non il sesso. Nel tentativodi dimostrarsi utili riescono soltanto a reprimere tutta la loro sensua-lità. Al contrario, possono reagire diventando estremamente esigentisul piano sessuale, affermando che il compagno è in debito con loro,e che pertanto, anche se incapace di terminare l’amplesso, dovràcomunque soddisfarle fino al raggiungimento dell’orgasmo. Non c’èniente di intimo, tenero o stimolante in tale modo di reagire.
L’approccio più proficuo, per la donna, è quello di dimostrarsi
una partner sessuale coinvolta e affettuosa. Se entrambi vi sentitesessualmente impacciati e insicuri, ciò provocherà uno stato diansia, decisamente controproducente, che potrà solo peggiorare la
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disfunzione erettile. È molto importante che la vostra compagnariesca a mantenere alto il suo livello di eccitazione così da continua-re a stimolare il vostro desiderio. Tuttavia, potrebbe non risponderein maniera così positiva: potrebbe sentirsi confusa e ferita quandodimostrerete problemi ad avere un’erezione. Alcune donne si sento-no colpevoli, non all’altezza delle vostre aspettative, credono di nonessere sufficientemente sensuali o di essere incapaci di soddisfare levostre esigenze; altre percepiscono la disfunzione erettile come unaforma di rifiuto e reagiscono con risentimento. Fattori psico-sessuali
Vi sono molti fattori psicologici coinvolti nella sessualità, di
natura cognitiva, comportamentale, emotiva e relazionale. Essi gio-cano un ruolo sempre più importante man mano che la relazioneprogredisce, in particolare per gli uomini che hanno superato i tren-t’anni. Ovviamente, la quasi totalità degli uomini afferma di prefe-rire di gran lunga il periodo in cui l’erezione veniva raggiunta senzaproblemi, in cui non provava alcun impaccio nel gestire i prelimi-nari e nel quale riusciva a portare a compimento il coito con un’uni-ca erezione. Ci sono però due ordini di problemi. In primo luogo,ciò costituisce un’aspettativa non realistica per buona parte degliuomini al di sopra dei trent’anni, per la maggioranza di quelli soprai quaranta e per la quasi totalità degli ultracinquantenni. Inoltre,una volta accertata l’esistenza di un problema di natura erettile, èsemplicemente assurdo credere nella possibilità di avere erezionispontanee e prevedibili. Ciò non significa che tutti gli uomini sof-frano di disfunzione erettile. Significa, invece, che chi è affetto daquesto disturbo deve prevedere la possibilità di escludere la penetra-zione dalla propria prassi sessuale ed essere disposto a ricorrere aparticolari tecniche di tipo cognitivo, comportamentale ed emozio-nale per aumentare l’eccitazione e favorire il raggiungimento del-l’erezione. Fattori situazionali
I fattori situazionali riguardano il problema di riuscire a trovare
tempi e luoghi dove poter far sesso con tranquillità e questi, insieme
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Capire la disfunzione erettile: miti e realtà
ad altri di origine esterna ed emozionale, possono incidere negativa-mente sulla funzionalità sessuale. È possibile che non vi rendiateconto degli ostacoli che vi circondano. Ad esempio, cercare di avereun rapporto sessuale dopo mezzanotte quando si è già molto stanchipotrebbe rivelarsi frustrante. Inoltre, il sesso diventa sicuramentemeno allettante se lo si vive nel terrore che i propri figli possanoentrare in camera da un momento all’altro. Molte coppie ritengonoche sia più importante chiudere a chiave la porta della camera daletto che non ristrutturare la propria casa. In ogni caso, è necessariosentirsi sereni per riuscire a essere sessualmente ricettivi.
Molti uomini affermano che il dedicarsi a piccole cose – come
occuparsi completamente dei figli per due sere di fila, parlare un po’con la propria compagna mentre la si aiuta a riordinare la cucina,fare una telefonata per il semplice gusto della conversazione – puòcontribuire a consolidare l’armonia di coppia. Pertanto, occorreprendere in considerazione quali fattori situazionali e pratici riesca-no a favorire il buon esito di un amplesso. Egualmente, è importan-te identificare quelli che possono comprometterlo e quindi aumen-tare il rischio che sopraggiunga la disfunzione erettile. COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI DELLA CURA
La convinzione di poter “curare” la disfunzione erettile con un
metodo semplice (ricorrendo a pillole, vitamine o creme speciali)sta diventando sempre più popolare, specie nel mondo dei media ein quello della pubblicità. Agli uomini piace l’idea di una soluzionesemplice e garantita al loro problema. D’altronde, chi non vorreb-be la certezza di risolvere questo disturbo una volta per tutte? Ciò ècomprensibile, soprattutto quando si è sommersi da un certo tipodi pubblicità, che si basa sulla consapevolezza che prospettando unasoluzione semplice si indurrà, più facilmente, all’acquisto del pro-dotto promosso.
Inoltre, molti uomini preferirebbero chiedere aiuto solamente al
proprio medico, evitando di coinvolgere la compagna. È bene che virendiate conto che, così facendo, la escluderete da un aspetto fonda-mentale dell’intimità della vostra relazione. Una scelta del genere èdecisamente controproducente. Tenete presente che limitandovi a
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prendere una pillola non acquisirete alcuna consapevolezza del proble-ma. Anche nel caso in cui la vostra disfunzione erettile abbia un’origi-ne esclusivamente organica, siate coscienti che il vostro disturbo, purse risolvibile con un intervento medico, deve essere comunque inseri-to nel contesto della vostra relazione. Una vita sessuale appagante èsempre frutto di una profonda comunione interpersonale. Come integrare l’apporto farmacologico
Alcuni ritrovati farmacologici, quali il Viagra, il Levitra o il Cialis,
possono rivelarsi una componente fondamentale della cura. L’obiettivo è quello di integrare il farmaco all’interno di una vita ses-suale di coppia, che implica necessariamente l’intimità, il piacere e lasensualità. Sconsigliamo di fare ricorso a qualsiasi farmaco conside-randolo una misura sufficiente a garantire un’erezione sicura. In que-sto modo vi sentirete verosimilmente insoddisfatti e demoralizzati,col rischio di arrivare a evitare ogni rapporto sessuale. Vi invitiamo afare un uso saggio di tutte le possibilità che vi vengono offerte.
Nel mettere a punto un programma di cambiamento, vi sugge-
riamo un approccio quanto più possibile allargato. Leggete questolibro, discutetene con la vostra partner, impegnatevi negli esercizi diautovalutazione e di trattamento qui proposti, modificate le vostreaspettative sull’erezione e coltivate la vostra relazione, consolidandol’intimità e la cooperazione: tutto ciò vi aiuterà a ritrovare serenitàe fiducia in voi stessi. Allo stesso modo, è importante chiedere unparere medico ed eventualmente fare ricorso ai farmaci (come adesempio il testosterone, il Cialis, il Viagra, il Levitra o un ansioliti-co). Se incontrerete delle difficoltà, non significa che avrete fallito. È un segno di saggezza cercare e utilizzare tutti gli strumenti possi-bili per superare la propria disfunzione erettile. Consultare unesperto di problemi sessuali e di coppia, comunque, costituisceeffettivamente una delle decisioni più difficili, ma anche uno deglistrumenti migliori. Un approccio personalizzato
Il passo fondamentale è quello di capire le cause e gli effetti della
disfunzione erettile, per mettere a punto una strategia risolutiva che
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Capire la disfunzione erettile: miti e realtà
si avvalga di tutti i mezzi necessari, collaborando con la propria par-tner e mantenendo ben presenti le proprie motivazioni e l’obiettivofinale. Non esiste alcuna incompatibilità tra l’auto-aiuto, il suppor-to farmacologico e la psicoterapia; anzi, generalmente un approcciointegrato è la migliore soluzione per vincere la disfunzione erettile. Perché possiate superarla dovrete prima di tutto conoscerla e poiaffrontarla con un approccio personalizzato, adatto a voi e allavostra situazione particolare. Come prevenire una ricaduta
Il vostro obiettivo non è di riuscire ad avere erezioni immediate,
né tanto meno di dimostrarlo a voi stessi o a qualsiasi altra persona. Il vero obiettivo è ristabilire un clima di serenità e di fiducia versola propria erezione in modo che, insieme alla vostra compagna, pos-siate nuovamente godere appieno della vostra vita sessuale. Sarebbemolto spiacevole se, superato il vostro problema per un certo perio-do di tempo, aveste poi una ricaduta. Non dovrete mai trascurare lavostra vita sessuale, ma prodigarvi per trovare il tempo e le energieper mantenerla a un livello soddisfacente; ciò significa soprattuttoche dovrete maturare un atteggiamento positivo e al contempo rea-listico riguardo alla vostra funzionalità erettile.
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Many thanks to Julia Ross, the author of The Diet Cure , for her permission to place this questionnaire on the Total Fitness website. My goal in The Diet Cure is to stop your food cravings, address your eating and weight problems, and eliminate your mood swings and negative obsessions about your body. But first we have to determine what is causing these problems. Here is a mini-questionnai
Detection of Chiral Compounds Using HPLC with CD Detection Chiral detectors provide valuable information since Experimental they only respond to optically active compounds. This Compounds were run on a Jasco HPLC equipped with allows the researcher to differentiate enantiomers. A a CD and an ORD detector. Sensitivity comparisons sensitivity comparison between the two chiral detecti